Coppe traboccanti
Siamo abituati a lavorare con adolescenti in crisi, ad aiutare chi ha bisogno, a essere la roccia nella tempesta degli altri e via dicendo...
Ma cosa succede quando è lo youthworker a essere in crisi? Ovvero, cosa succede quando quelli che hanno bisogno siamo noi? Quando ci sentiamo in una lavatrice in funzione e perdiamo tutta la nostra stabilità? Quando l'unico equilibrio che riusciamo a trovare è quello sulla nostra sedia?
Perché siamo onesti, anche a noi capita, anche se pensiamo di essere medici che non si ammalano mai, beh, ho una notizia: ci ammaliamo eccome, e abbiamo tutto il diritto di ammalarci. Si, tu, youthworker, hai tutto il diritto di essere in crisi, te lo puoi permettere. No, non è egoismo, si, hai tempo di stare male, o almeno hai tutto il diritto e il dovere di trovarlo.
Non vi è mai capitato di avere la sensazione di continuare a riempire le coppe degli altri perché trabocchino, ma vi rendete conto che in realtà la vostra coppa è prosciugata? Come facciamo a riempirla nuovamente? Questa è la domanda, perché solo una coppa traboccante può riempire le altre.
Riflettevo su questo passo nei salmi ultimamente, Salmo 23: 5 "tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca". Forse è la parte meno studiata del famosissimo salmo 23, la parte che mi sta a cuore. Lui ci ha scelti (unzione= scelta, messa da parte), non è la nostra scelta, ma la Sua. E quella scelta permette alla nostra coppa di traboccare, Lui riempie la nostra coppa, con amici, sostegno, la Sua Parola… non ci sono "SE tu fai così allora io farò traboccare..". È un dato di fatto: Lui ti ha scelto. La tua coppa trabocca. Una semplice affermazione che fa traboccare. Non condizioni, non compromessi, solo dati di fatto. Lui sceglie di ristorarci l'anima per amore del Suo nome. Lui vuole il nostro benessere per amore del Suo nome. Le nostre coppe traboccano.
di Elisabetta Meregaglia