Un Nuovo Valore in Dio

Ciao, sono Hannah vengo dal Regno Unito ed ecco come Dio ha totalmente trasformato la mia vita.

I miei genitori sono credenti da prima che io nascessi quindi sono cresciuta come parte della chiesa: ascoltavo la parola di Dio ogni domenica, amavo cantare le canzoni di lode, ero parte del gruppo giovani e così via. Accettavo che Dio fosse reale, ma il mio rapporto con Lui era nei miei termini e per il mio beneficio. Quando mi sentivo felice e contenta, questo funzionava bene - lodavo Dio e lo lodavo appassionatamente. Quando invece non ero piena di queste belle emozioni, una grande confusione e sentimenti di separazione da Dio mi sopraffacevano. Ora riesco a vedere che questo era soprattutto perché io non mi fidavo di Dio; non volevo arrendere la mie speranze e paure a Lui. Credevo che farlo sarebbe stato pericoloso, che io sapevo vivere la vita più soddisfacente che ci fosse e che Dio su questo poteva sbagliare.

Forse alcuni di voi potranno rivedersi quando dico che credevo che il modo più sicuro per avere una vita felice fosse avere tanti amici, essere conosciuta e amata da tutti quelli che conoscevo e in generale sentirmi accettata. A questo punto io non sapevo che Dio mi aveva preso cosi com'ero e non c'era niente che io potessi fare per farlo rallegrare di me più di quanto già lo facesse, credevo che dovessi guadagnare l'essere accettata dalla gente per trovare il mio valore. Tra il mio gruppo di amici, erano spesso le persone con i voti alti ad essere i più ammirate ed io li rispettavo cosi tanto che volevo essere 'una di loro'. Misi tutte le mie energie e tempo nel cercare di avere i voti più alti in tutta la scuola. Questo diventò un’ossessione, volevo essere perfetta, e presto cercavo anche di essere la ragazza più magra che conoscessi. Credo che questa ero io che ceravo di definirmi come una persona unica. Questo stile di vita mi condusse in una vita buia, solitaria, e in modo cruciale, via dall'amore di Dio che libera. Mi portò a dedicare tutto il mio tempo allo studio e tutta la mia autostima all'essere più magra possibile. Essenzialmente adoravo questi miei desideri e li lasciavo comandare la mia vita. Poco dopo, fui portata in ospedale per sei mesi a causa del mio ostinato disturbo alimentare. Non ero felice, ma avevo il controllo della mia vita e questo mi faceva sentire bene.

Dopo esser stata dimessa dall'ospedale e aver finito i miei ultimi due anni di scuola, iniziai un anno sabbatico con YFC: YFC One. Mi definivo cristiana e volevo conoscere meglio Dio ma mi sentivo lontana da Lui la maggior parte del tempo, ed ero certa che non volevo dare a Dio il controllo completo della mia vita - volevo il controllo. Nel mese dopo, mi sentii molto sfidata da quanto Dio fosse fedele, affidabile e potente. In particolare ero meravigliata dalla storia di Osea e la sua moglie infedele come una rappresentazione di come rigettiamo Dio in tante forme, ma Lui continua a cercarci, adorarci e redimerci. Per favore vallo a leggere se non conosci questa storia! Trovai che Dio e' decisamente buono - e queste parole non gli danno giustizia! Dio si stava rivelando a me tramite la sua parola.

Dopo un paio di settimane che ero stata assegnata con YFC a Manchester, mi sentivo cosi sopraffatta e fuori dalla mia comfort-zone mentre cercavo di ambientarmi. Facevo fatica a tener testa, quindi pregai. Negli anni prima, mi ero fidata abbastanza di Dio per dargli solamente un problema, ma quella notte gli diedi tutto - tutta la mia vita - perché non sapevo più come renderlo qualcosa per cui valesse la pena vivere ma mi fidavo che Gesù sapesse come oltrepassare le mie aspettative. Questo fu il primo grande passo nel dipendere da Cristo più di me stessa e fu liberatorio! Avevo una visione più grande del voler solamente piacere agli altri; volevo vivere una vita conoscendo il creatore di tutto questo, colui che vuole inseparabilmente fare parte della mia vita. Fu una grandissima realizzazione e iniziò ad impattare la mia vita di tutti i giorni in modi grandi e piccoli. Un modo in cui la impattò fu un paio di settimane dopo aver affidato la mia vita a Dio, quando mi guarì dalla mia anoressia che continuava a tormentare la mia vita. Mi ricordo che mi svegliai un sabato mattina durante uno dei ritiri di YFC One e non mi sentivo più legata da ciò che gli altri pensavano di me - una focalizzazione su Dio che bloccava tutti i pensieri che dicevano che avevo bisogno che tutti mi amassero per valere qualcosa. Da quel giorno ci sono state innumerevoli difficoltà (e non voglio minimizzare le cose che si affrontano da cristiano, perché è difficile) ma il nostro Salvatore rimane uguale - per sempre la speranza che mi dà gioia, per sempre l'ispirazione che mi suscita a condividere questo rapporto con coloro che non lo conoscono e per sempre colui che soddisfa la mia anima.

Far parte di YFC durante questo periodo di trasformazione è stato realmente una benedizione. Non è sempre facile - la famiglia cristiana richiede impegno, che onora Dio e non ti fa sentire sempre bene! Ma la famiglia significa anche forza, affidabilità, condivisione nel dolore e nella gioia, e le mie sorelle e i miei fratelli di YFC One mi hanno dato ciò. La chiesa dove ero assegnata ha avuto un ruolo importante, aiutandomi nel mio cammino con Gesù: hanno dimostrato altruismo e focalizzazione su Cristo. Capivano realmente il concetto della ricompensa eterna anziché il guadagno temporaneo. Questo ha tolto il mio sguardo da me stessa, ciò in cui ero brava o se volevo fare certe cose o no e mi ha mostrato come servire Dio e dipendere sulla sua potenza senza fine anziché sulle mie abilità. Mi ha insegnato cosi tanto sull'umiltà e l'adorazione a prescindere dalle mie emozioni e le mie circostanze. Comunità e fratellanza con altri cristiani sono essenziali per vivere per Dio e, quando viene fatto bene, è una bellissima cosa.